- Nel 1519 Berardino Spalluzi donò tutte le sue proprietà immobiliari, per la nascita del monastero dedicato a Santa Maria delle Vergini, con la precisa volontà che le prime 7 suore dovevano:
2. Che dovevano seguire la regola di Santa
Chiara;
3. Dovevano essere soggette al controllo e
obbedienza del convento dei Frati Francescani minori
Osservanti del
vicino convento di San Lorenzo di Bisceglie;
4. Di eleggere se possibile come prima
Badessa sua moglie dopo la morte dello stesso Beradino;
5. Che il monastero fosse dedicato alla
Madonna e dedicato a Santa Maria delle Vergini.
- Alla
nascita del monastero il vescovo Antonio Lupicini concede, sotto la
richiesta di Berardino, la vicina chiesetta "dirupa" di San
Ludovico Vescovo;
- Nei
primi anni del 500 e oltre il monastero era costituito dalle case di
Berardino, risistemate e accorpate con altre appartenenti alla stessa
famiglia, e dalla chiesetta medievale;
- Con il
passare del tempo le clarisse vivevano in uno spazio ristretto e
arrangiato che non corrispondeva alle esigenze di un vero e proprio
monastero di clausura;
- Nel
1693 il vescovo Sarnelli consacra per la seconda volta la chiesetta
trecentesca di San Ludovico, in quanto fu risistemata sotto l’aspetto
strutturale;
- Nel 700
era cresciuto il numero delle monache tanto da richiedere la necessità di
nuovi e ampi spazi;
- Per
questo motivo nel 1714 le clarisse acquistano il vicino palazzo
Castelletti, abbandonato da tempo, collegando il suddetto edificio al
vecchio e antico monastero attraverso il primo grande ponte di passaggio,
denominato arco delle monache;
- Intorno
alla fine del settecento risale la grande ristrutturazione e ampliamento
degli ambienti interni del monastero; fu realizzato il Belvedere e
modificati alcuni ambienti esterni;
- Nel
1770 fu presentato il progetto di ampliamento del nuovo tempio;
- Intanto
le clarisse grazie alle doti delle sorelle, provenienti dalle famiglie più
nobili e ricche della città, vendendo gran parte dei loro beni terrieri
per ricavare quanto più denaro disponibile per il progetto e costruzione
del nuovo tempio;
- Tra il
1774 e il 1784 fu costruita buona parte della nuova chiesa secondo il
gusto Tardo Barocco. Essa si presenta con un impianto centrale caratterizzato
da un ottagono allungato con una cupola costruita e completata agli inizi
dell’800. In facciata un ordine gigante di paraste sovrapposte e
sormontate da una trabeazione dorica, conduce lo sguardo del visitatore
verso il centro della chiesa e quindi verso il portale centrale.
- La
decorazione interna risale alla metà dell’ottocento quando furono
realizzati gli altari marmorei;
- Agli
inizi del 900, parte del convento venne ceduto al Comune (l’attuale
palazzo Castellett o Castelletti) e adibito a scuola elementare e asilo;
in seguito ritornò nel 1975 di proprietà del convento.
- Oggi il
monastero è vissuto ancora secondo i principi della vita monastica dalle
clarisse.
Testo di
Giovanni Di Liddo
Guida Turistica e Accompagnatore Turistico Iscritto all'albo della Provincia di Barletta-Andria-Trani
Laureando in Architettura presso il Politecnico di Bari Facoltà di Architettura
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